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21 settembre 2003
 

Settimana densa di appuntamenti.

Sabato 13 la decima Marcia per la Giustizia Agliana-Quarrata (PT), con la partecipazione di Gherardo Colombo, Giancarlo Caselli, Beppe Grillo, Gianni Minà, Alex Zanotelli, Gino Strada. L'anno passato le migliaia di persone che sfilavano lungo il percorso cominciavano a mobilitarsi contro un possibile intervento degli USA contro l'Irak, quest'anno la Marcia è stata l'occasione per ricomporre un movimento che, apparentemente sfaldato dopo la fine(?) della guerra, deve tornare a farsi sentire e vedere. La marcia si inserisce nella giornata di protesta contro il WTO di Cancun.
Gino Strada annuncia la creazione in Sicilia di un centro accoglienza di Emergency per gli immigrati, Zanotelli sollecita la trasformazione della società civile in soggetto politico.

Martedì 16 a Caprona (PI), l'incontro tra il vescovo di Pisa Alessandro Plotti e Alex Zanotelli. I due si sono confrontati sui grandi temi dell'attualità mondiale di fronte a un pubblico numeroso che s'accalcava dentro e fuori la piccola pieve romanica del paese. Dialogo di altissimo livello, convergenze oltre le aspettative sul percorso da compiere per la costruzione di una società giusta e vicina alle esigenze dei poveri del pianeta. Non sono mancate critiche e autocritiche sul ruolo della Chiesa: vescovo e missionario si sono trovati d'accordo sulla necessità di prestare maggiore attenzione che in passato alla moralità in economia e politica piuttosto che nella sfera sessuale.

Zanotelli ha ricordato ancora una volta la tragedia dell'Africa, il continente che in questo momento sta pagando il prezzo più alto in temini di guerra (quattro milioni di morti in Congo), malattie (28 milioni di malati di AIDS), povertà. Il fallimento del vertice di Cancun dischiude prospettive insperate solo pochi giorni fa: il gigante ha veramente i piedi d'argilla?

Sabato 20 a Vicopisano (PI) l'incontro con Francesco Gesualdi del Centro Nuovo Modello di Sviluppo. L'ex allievo di Don Milani parla della sua esperienza all'interno di una piccola comunità di famiglie che vivono a stretto contatto tra loro sperimentano nuove forme di acquisto, di vita sociale, di solidarietà e accoglienza.

L'intento di Gesualdi è essenzialmente pratico: ognuno di noi, in veste di consumatore, può influire con le sue scelte sull'indirizzo delle multinazionali che dominano il mercato mondiale e agire direttamente contro i comportamenti più vergognosi. Il cosiddetto "consumo critico", il boicottaggio, le manifestazioni mirate, spaventano i potentati economici molto più di quello che si potrebbe immaginare. Naturalmente si tratta di azioni d'efficacia limitata, mirate a sanare situazioni particolarmente difficili . In prospettiva non possiamo offrire una possibilità di miglioramento di vita a chi non ha il necessario se noi non accettiamo di rivedere drasticamente il nostro consumo di risorse. [...] La parola sobrietà ci mette paura, perché si affacciano i fantasmi delle privazioni, ma dobbiamo liberarci di questi timori e capire che se abbiamo la capacità di introdurre una serie di rivoluzioni culturali, avremo la possibilità di vivere bene nonostante consumiamo di meno(da un intervento di F. Gesualdi).






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